Milano Fashion Week 2024. Massimo Alba collezione di abbigliamento da uomo
1. Dinner Jacket
“Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto vestirmi in maniera personale quando è indicato un dress code. Da questa collezione abbiamo introdotto l’idea di una dinner jacket dedicata alla notte. Realizzato in baratea nera, tessuto tradizionale usato per lo smoking, è l’abito che desidero indossare con una T-Shirt, una calza in seta e una scarpa in vernice nera. Nella tasca del pantalone, un fazzoletto con su stampata la magia: ASA NISI MASA.”
2. Abiti & Camicie in Seta
“L’abito Sloop, realizzato in velluto liscio e in tela di lana, trova una nuova declinazione grazie al connubio con le camicie in seta stampate.”
3. Il Viaggio
“Il comfort emotivo è da sempre l’elemento fondante delle nostre collezioni. Giacche, blazer doppiopetto, nei tessuti della tradizione maschile, abbinati al pantalone con due pence e la coulisse in vita sono ciò che sceglierei per viaggiare.”
4. Il Cashmere
“Settecento grammi di puro cashmere lavato per il cappotto con grandi pattine inclinate, d’ispirazione militare, blu e fango. La giacca orientale Bali tinta watercolor in caramello, caffè, militare, dark blue. Il pantalone Keywest, in puro cashmere, con due pence profonde e la coulisse in vita. Preziose sono le maglie garzate random tweed, dai colori del fumo e della foresta.”
5. Denim
“Non c’è bisogno di far attraversare l’oceano al denim nell’epoca della sostenibilità. Il tessuto nato a Genova agli inizi del secolo ha attraversato l’oceano per arrivare in America. Da lì è continuato il suo viaggio, fino all’Oriente. Ho scelto un autentico denim, raw white e raw indigo, cimosato realizzato in Italia, attraverso il quale abbiamo dato forma al nostro pantalone Oceano.”
6. Fazzoletti
“Ci siamo incontrati nel desiderio di stampare i lavori di Roberto, un nuovo amico artista disegna sul vetro e vive a Filicudi, in mezzo al mare. La serie di sei si apre con un incantesimo storico, tratto dal capolavoro di Fellini: Otto e Mezzo”
Chi siamo?
“Mi stupisce di riconoscere e ritrovare, per le strade del mondo, gli abiti da me pensati, vivere la vita diversa di tutte le persone che li indossano… Vorrei seguirli vedere dove vanno, cosa fanno. C’è così tanta parte di me, una precisa visione sentimentale che mi impone scelte specifiche in cui sfumature di colore, pesi, volumi sono le parole del mio racconto. La misura delle cose è nella grazia dei miei amici. Penso a loro, a me, a tutto quello che mi piace e mi fa star bene. Penso alle cose belle che rimangono nel tempo che sono comode, consolatorie, amiche, seguono la moda del cuore si rinnovano come per magico destino. Tutto è nuovo e tutto rimanda a infinite combinazioni. Innovazione e memoria sono mappe dei sentimenti, cartografia disegnata per assonanze, luoghi dove convergono colori, forme e suoni dell’ultima stagione della memoria.”
Barbara Braghin