Milano Fashion Week. Bluemarine
Fonte foto, web site Milano Fashion Week
Blumarine è plurale. Blumarine are. Blumarine are Wild. Blumarine are a Rose. Blumarine are a Wild Rose. Nella sua dualità complementare, Blumarine parla una lingua plurale, quindi inclusiva e attraente per ogni donna. La femminilità non è una formula. È un'armonia di contrasti in continua evoluzione, una storia di opposti riconciliati. Come una rosa selvatica che cresce in natura, Blumarine fiorisce da questo presupposto. Inizialmente, i semi sono stati piantati da una madre e una figlia, nutriti dal loro dialogo costante.
Quella complementarità e contrasto di personalità opposte rimane: il presente aggiorna la tradizione, ma le radici ci sono.
Blumarine non è statica: la femminilità non lo è mai.
Blumarine ha tante sfaccettature quante sono i petali e le spine di una rosa.
Blumarine parla alla romantica e alla sognatrice, alla sensuale e all'angelo, alla femme fatale e alla seduttrice.
Sono in ogni donna, contemporaneamente.
Gli abiti sono le parole che le donne usano per esprimere e interpretare i loro molteplici sé. Blumarine offre alle donne un vocabolario unico e duplice.
Sensualità romantica è la parola d'ordine.
O è romanticismo sexy?
Non fa differenza: l'uno completa l'altro. Uno compensa l'altro. Una rosa, dopotutto, ha le sue spine. Profuma di paradiso ma è lacerante come l'inferno.
La seduzione per Blumarine è contaminata dal romanticismo, così come la profondità del romanticismo nasconde un nucleo sensuale.
Riguarda i sensi, perché la bellezza chiede di essere celebrata in qualunque modo e ovunque sia, a tutto tondo.
Questa capacità di liberare i sensi e godere della bellezza nelle sue molteplici forme è profondamente italiana. È una questione di gusto.
La rosa selvatica cresce in un giardino segreto, italiano, ma i suoi petali volano ovunque.
Blumarine are un roseto selvatico di femmine bellissime che mostrano la forza con gentilezza e svelano il romanticismo essendo tenaci.
Blumarine sono (... da continuare e completare a opera di ogni donna).
Barbara Braghin