Adria. Il concerto del maestro Eugenio Maria Fagiani alla cattedrale di Adria inserito nella rassegna “Antichi organi del Polesine”.
ADRIA – Applaudito il concerto del maestro Eugenio Maria Fagiani alla cattedrale di Adria inserito nella rassegna “Antichi organi del Polesine”.
A fare gli onori di casa monsignor Antonio Donà, che ha poi lasciato la parola all’assessore Giorgia Furlanetto che dopo aver ringraziato la parrocchia per l’ospitalità concessa all’evento, ha ricordato la particolare valenza storica e artistica dell’organo custodito nella cattedrale: uno strumento costruito nel 1933 dalla ditta Domenico Malvestio & Figlio di Padova, restaurato una prima volta nel 1970 dalla ditta Ruffatti e successivamente nel 2010, con l’intervento della ditta Francesco Michelotto di Albignasego (Pd). Il recital di Fagiani ha visto la proposta di un repertorio particolarmente adatto alle caratteristiche dell’organo della cattedrale.
Questo strumento, infatti, ha un’acustica morbida ma senza quelle ridondanze che spesso rendono difficile la comprensione del discorso musicale e si è rivelato davvero ideale per l’esecuzione del repertorio sinfonico proposto.
La “Ciaccona” di Bach come il brano “Adagietto dalla quinta sinfonia” di Gustav Mahler hanno visto una fluidità delle sonorità come pure delle scelte agoniche quali figlie di una esperienza orchestrale consumata.
Fagiani infatti collabora stabilmente con l’orchestra sinfonica di Milano “Verdi” e questa esperienza maturata negli anni traspare immediatamente per l’abitudine al gesto e a quella gestione delle dinamiche tipiche di una grande orchestra sinfonica. La sua trascrizione della “Musica per i Reali Fuochi d’Artificio” di Händel invece ha visto l’organo in una ottica diversa, quella più neoclassica e più legata ad una prassi musicale anticheggiante, fatta di sonorità definite per terrazze.
La seconda parte del concerto invece si è caratterizzata per le improvvisazioni. Come dalle premesse si è trattato di una esperienza entusiasmante.
L’ascolto attento e rispettoso, gli applausi calorosi, sono stati ancora una volta gli elementi capaci di dare soddisfazione non solo agli organizzatori, ma anche all’artista protagonista dell’evento che ha animato la sua performance con ancora maggiore passione, incantando tutti con le sue solenni armonie e suggestive atmosfere. L’evento è stato realizzato grazie al finanziamento del Ministero dei beni e delle attività culturali, della Regione Veneto, della Provincia di Rovigo e dei Comuni di Adria, Costa di Rovigo, Lendinara, Porto Tolle, Rovigo, Villanova del Ghebbo, e con il sostegno economico di RovigoBanca.
Barbara Braghin