Roma. Sfilate di AltaRoma. Donne guerriere e soldatesse con armature per la stilista Sabrina Persechino


ROMA. Tellenae è una città romana il cui sito non è ancora stato identificato e quest’alone di mistero, insieme alla nascita dell’insediamento, dovuto per voto dedicato alla Primavera Sacra, ha affascinato Sabrina Persechino nella ricerca di elementi per la progettazione della collezione primavera – estate 2020.


Si può far risalire all’età del ferro la nascita di nuove popolazioni italiche, tra cui Tellenae, e l’elemento ferro domina la costruzione di questa collezione che percorre i tracciati del cardo e del decumano inserendosi nel sistema distributivo delle domus romane e ancora di più nella rappresentazione dell’accampamento dell’esercito romano che assumeva la forma di quadrato o rettangolo suddiviso, proprio attraverso le due direttrici, in quattro quartieri; all’incrocio il forum, via via le ordinate che dividevano questi grandi rettangoli in aree più piccole.


Lo schema urbanistico ortogonale, la suddivisione in quadrangoli uniformi, lo schema delle domus romane diventano la matrice vettoriale da cui originano le incisioni operate sui tessuti e sui metalli. Il moltiplicare e affiancare gli schemi degli accampamenti bellici e delle domus romane secondo una griglia regolare e ordinata, generata da cardo e decumano, porta Sabrina Persechino a sperimentare l’utilizzo di nuove trame e orditi disegnati con programmi di grafica vettoriale e incisi con il laser a ricamare “pizzi contemporanei”.


Così anche per la sperimentazione e l’utilizzo di maglie metalliche in acciaio e rame impreziosite da sete e fibbie bronzee. Le donne della Persechino sono eleganti guerriere che indossano con fierezza e raffinatezza stendardi e vessilli della legione di appartenenza; soldatesse protette da armature e da elmi emulati dalle fibbie e dai fermagli metallici inseriti rispettivamente sugli outfit e nei capelli. La palette dei colori si ispira agli intonaci dell’antica Roma, sbiaditi e romantici, sui quali, secondo Ruskin, “il sole cadente stendeva la sua patina, bella non meno che quella dei secoli” per cui il cilestrino, il colore del cielo verso occidente poco prima del tramonto, e il rosa quarzo che origina dal purpureo scialbato. Immancabili il bianco e il nero, ma il feel rouge della collezione è costituito dai bronzei, virati talvolta verso l’oro, talvolta verso il rame.


Outfit rigorosamente lineari e geometrici, come sempre di forte impronta architettonica, ma di estrema eleganza e sensualità, tra cui immancabili i capispalla e le tute, oltre che abiti da cocktail e da grande soirée sfileranno accompagnati dalle musiche marziali, prevalentemente percussioni, composte dal maestro Stefano Rossini e accompagnate dalla voce di Anna Konovalova, guerriera e sposa per eccellenza, il cui bouquet imita una sottile spada.

Barbara Braghin


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