Roma. Sfilate di Alta Roma. "Creative District, made in Ungheria" con quattro realtà imprenditoriali e creative
ROMA – Anche quest’anno ad Altaroma in Town per la quinta edizione, è ritornato uno degli appuntamenti più attesi del calendario dell’haute couture capitolino, il Progetto “Creative District” ideato da Antonio Falanga e Grazia Marino, prodotto e organizzato da Spazio Margutta. Punto di riferimento per la ricerca stilistica, l’innovazione dei materiali e la tradizione sartoriale, trampolino di lancio per molti stilisti e fashion designer italiani, il “format” punta quest’anno all’internazionalizzazione grazie all’autorevole collaborazione intrapresa con l’Ambasciata d’Ungheria in Italia e la Camera di commercio e dell’industria di Budapest (Budapesti Kereskedelmi és Iparkamara).
“Questa quinta di Edizione del “Creative District”, dichiara Grazia Marino, è un risultato importante ma non lo considero un traguardo, bensi una nuova tappa. La trasformazione del mondo del mercato ha determinato la scelta di fare scouting non solo in Italia ma anche all’estero, grazie alla propensione istituzionale del sistema moda ungherese, abbiamo potuto quindi selezionare ed invitare i quattro brand nel Calendario di Altaroma.”
Al progetto “Creative District Made in Ungheria”, quattro fra le principali realtà imprenditoriali e creative del momento: Antony Design, Pakamè, Orovica e Szilas Rita presenteranno le loro creazioni moda, nel prestigioso Palazzo Falconieri in Via Giulia, 1 - sede dell’Istituto Balassi - Accademia d’Ungheria in Roma.
“Il progetto, dichiara Antonio Falanga, nasce dall’intento di percorrere una nuova strada, rivolta alla promozione e all’internazionalizzazione dei mercati. Nelle precedenti Edizioni abbiamo dato ampio spazio alla promozione di creativi Italiani, quest’anno con il privilegio di collaborare con l’Ambasciata d’Ungheria in Italia e la Camera di Commercio e dell’Industria di Budapest, si è aperta l’opportunità di creare un “format” di promozione esclusivo, rivolto ai creativi delle principali realtà europee e non solo.”
IN PASSERELLA
Szilas Rita
Una borsa non è solo un accessorio: è piuttosto stravaganza, personalità e carattere. Lo sa bene Rita Szilas, che delle borse ha fatto il prodotto della propria creatività. Dopo essersi laureata in giurisprudenza, ha compreso che la moda e il design avrebbero rappresentato la sua vera passione, e ne ha fatto una professione. Dopo aver fondato il suo primo brand, Madream, ha concentrato il suo talento sulla creazione di borse, ispirandosi a raffinate intuizioni, come sagome di animali e oggetti antichi. I capi che produce sono caratterizzati da grande varietà cromatica e di forma; sono dedicati ad un pubblico sia femminile che maschile. Per Rita la borsa va oltre l'oggetto, si trasforma in un camaleonte, o un antico orologio, coniugando in sé l'instancabile originalità e l'indomita allegria della sua creatrice. Acquistare una borsa di Rita Szilas, equivale a regalarsi una vera e propria opera d'arte.
Pakamé
Il nome Pakamé deriva da Páncsity (PA), Kata (KA) e da me (MÉ) proprio perché ogni creazione è la stilista e la stilista è ognuna delle sue creazioni. Ciò che fa sentire viva là design Kata Páncsity è creare modelli. La collezione esprime tutto il suo stile e il suo mondo: abiti di classe, fatti con materiali di prima qualità che durino nel tempo, e, soprattutto, capi che creino armonia tra l’aspetto e l’anima della donna che li indossa. La collezione è ispirata alla moderna architettura contemporanea, delinea sagome di edifici che si riflettono in ogni singolo abito su misura. Oltre al colore nero, dominano anche colori vivaci come il giallo senape e il fucsia. Pakamé unisce l’eleganza e la stravaganza della donna in un unico definito outfit che crea perfetta armonia tra ciò che sono e ciò che appaiono.
Orovica
Prima era una manager economista, poi, dopo la nascita dei suoi figli ha preso la “migliore decisione della sua vita”, ha seguito la sua passione ed è tornata a studiare moda presso la Mod’Art International Hungary, dove si è laureata stilista nel 2017. Nella moda esprime tutta sé stessa: ogni mio capo di abbigliamento è qualcosa che lei stessa indosserebbe sentendosi elegantemente a suo agio. Le sue collezioni sono ispirate a donne forti e determinate, che sanno cosa vogliono e mantengono la loro femminilità in ogni situazione. La femminilità è la vera essenza del marchio Orovica. La donna Orovica indossa capi sofisticati e di classe, aggiungendo sempre un tocco in più al suo aspetto.
Antony
design Antony, avvocato di formazione, è un brillante designer che mescola materiali, colori, vecchi pizzi e ricami fatti a mano per realizzare abiti di straordinaria fattura con il brand “Antonydesign”. La nuova collezione “Something old, something new” –“Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo”- è un connubio tra la tradizione dei ricami Matyò (Patrimonio Culturale UNESCO) e un stile moderno dai colori sgargianti. Il ricamo nasce dalla leggenda di una fanciulla che ricamò il suo grembiule con sgargianti fiori rossi per recuperare il suo amore catturato dal diavolo, Antony riprende questa tradizionale iconografia su modelli e materiali moderni. Anche l’originale pántlika, il popolare nastro, è messo in evidenza nei suoi abiti e accessori. Sebbene il mondo sia in costante cambiamento, questa collezione è un messaggio per ricordare quanto sia importante mantenere la tradizione.
Partner tecnici dell’evento: il Beauty Designer Raffaele Squillace che ha curato l’immagine delle modelle, l’Hair Stylist Lello Sebastiani della REA Academy e da Tecna Professional Haircure presente in tutto il mondo con i propri prodotti nei Retail di Lusso, nei Migliori Saloni di Bellezza e Concept Store. Si ringrazia: l’Azienda vitivinicola Ciù Ciù, Illy e San Benedetto.
Barbara Braghin