Grande successo per il maestro Franco Micalizzi ospite dal festival dei conservatori di musica Città di Frosinone



FROSINONE - Una platea foltissima e attenta ha seguito, domenica sera, l’intervento del maestro Franco Micalizzi dal palco di piazzale Vittorio Veneto, la panoramica location selezionata per la quarta edizione del festival dei conservatori di musica – città di Frosinone. Compositore e direttore d’orchestra, il Maestro, intervistato dalla bravissima Mary Segneri, ha ripercorso una carriera lunghissima. A riannodare i fili di una vita professionale costellata di soddisfazioni, le foto che sono apparse sullo schermo dietro i due protagonisti: Micalizzi e Bud Spencer (foto accolta da un caloroso applauso), Micalizzi con Renato Cestiè all’epoca della composizione della colonna sonora de “L’ultima neve di primavera”, il maestro con il gotha degli autori italiani (tra cui Mogol), con la Big Bubbling Band e circondato da un manipolo di breakdancer (il Maestro è, infatti, rispettatissimo nel circuito hip hop nazionale). L’intervista con Mary ha rivelato molti particolari della vita di una dei compositori più amati di sempre: la strana sensazione di ascoltare “Lo chiamavano Trinità”, suo primo lavoro, utilizzata da tanti come suoneria del cellulare; la stima di Quentin Tarantino nei suoi confronti; la voglia di mettersi sempre in gioco, affrontando nuove sfide artistiche. Sempre guidato, in questo, dall’ispirazione e nient’altro. Il consiglio che il Maestro ha voluto dare ai tanti giovani che, proprio sul palco del Festival, danno voce alla propria bravura e alla propria voglia di affermarsi nel difficile mondo dell’industria musicale? “Seguire il proprio cuore, la propria ispirazione.



Perché, come disse il grande produttore Quincy Jones durante un’intervista, 'Quando insegui la musica per i soldi, Dio esce dalla stanza'”. Il Maestro ha ricevuto un riconoscimento dalla parte della città di Frosinone da Riccardo Mastrangeli, assessore al bilancio e alle finanze nonché presidente del premio "Città del Leone", che ha chiamato sul palco, perché partecipassero a tale prestigioso compito, anche gli assessori Gianpiero Fabrizi (cultura) e Rossella Testa (centro storico), oltre che il direttore del conservatorio “Refice”, Raffaele Ramunto. In piazzale Vittorio Veneto si sono poi diffuse le note di “L’isola dei fiori”, che hanno accompagnato la lunga fila formatasi per ottenere un autografo da parte del Maestro. In gara, domenica, c’erano Ata (Brescia, “Luca Marenzio”) e Lorenzo Fronti Ensemble (Alessandria, “Antonio Vivaldi” e Milano, “Giuseppe Verdi”). Ancora ricca di sorprese la classifica provvisoria, che vede al momento, nei primi tre posti, il Giuliano Gabriele Ensemble, gli Step Two e Kajacity. 

Barbara Braghin



Post più popolari