Star e telegiornaliste, in tailleur da mattino a notte fonda
Ha fatto scalpore fino ad essere proibito, è stato considerato troppo emancipato, provocatorio e infine ha conquistato tutti, perfino i red carpet più snob.
In due righe, questa è la rivoluzione scatenata dal tailleur pantalone, caposaldo della moda maschile trasformato in simbolo di femminilità ed elegante passe-partout per ogni donna.
Il tailleur pantalone è l’ultimo baluardo delle dive e, oggi "categoria" emergente fra le celeb, delle telegiornaliste: risolve ogni look e garantisce un alto tasso di chiccheria, a patto di avere un taglio sartoriale impeccabile e di adattarsi al corpo di chi lo indossa e non viceversa.
Celeb in primis, che ne hanno riscoperto il potere durante gala e ricevimenti, rendendo omaggio a grandi pioniere che “osarono” indossarlo in pubblico con favolosa nonchalance.
Marlene Dietrich, Katharine Hepburn e Greta Garbo, o, nel 1967, un’intrigante Catherine Deneuve vestita con “Le Smoking” di Yves Saint Laurent sono imitate ancora oggi da chi vuole brillare sotto i riflettori con classe e personalità.
Lo dice sempre la giovane Stefania Pelucchi, fondatrice di Post Scriptum, brand made in Italy che ha fatto del tailleur un sogno possibile per tutte le donne di ogni taglia ed età.
Ogni modello nasce da uno studio minuzioso di vestibilità e tagli (la designer realizza di sua mano i cartamodelli) e dall’amore per tessuti preziosi e stampe esclusive, disegnate sempre da Stefania.
Ognuno è cucito a mano dalle abilissime artigiane del team di Post Scriptum e personalizzato in base alle richieste della cliente o della boutique, senza mai perdere di vista che l’eccellenza fa rima anche con accessibilità.
Non si gioca sulla quantità ma sulla qualità che rende i capi eterni, mai fuori moda. Uno su tutti? Il tailleur nero, l’investimento perfetto, che nell’immaginario di Post Scriptum gioca con luci e ombre e mix materici d’effetto: lo speciale cady Colibrì accostato all’ecopelle effetto vintage (sempre arricchiti con elastomeri comfort che avvolgono perfettamente ogni silhouette) per giacca a un bottone e pantaloni cropped disponibili larghi o a zampa.
Così, attraverso dettagli curatissimi, il tailleur nero diventa una divisa tanto semplice quanto elegante, mai fuori posto: è per questo che viene sempre più spesso sfoggiato con fierezza (come si conviene a chi vuole sovvertire – ma con garbo – le regole del bonton) agli eventi mondani, offuscando mise principesche.
Come replicare l’allure da tappeto rosso nella quotidianità di ogni comune mortale? Basta indossare il tailleur Post Scriptum e lasciare che sia il suo aplomb a raccontare lo stile di ognuna.
Di giorno, in ufficio, con una camicia di seta e un paio di sling back; per le uscite più informali con T-shirt e sneakers; la sera accompagnato da bustier o bralette (in total black), gioielli discreti e stiletto.
Grazie a ogni tipologia di tailleur pantalone firmato Post Scriptum, diventare un’icona non è mai stato così semplice.
PS: Il red carpet? È un optional!
Barbara Braghin