Dalle mascherine al Red Carpet


Partiamo dall'inizio...
A febbraio del 2020 era tutto pronto per partire con la nuova stagione di matrimoni, quando improvvisamente ci siamo dovuti fermare e Cinzia Pizzichini, titolare di un atelier nelle Marche e Francesca Salvatorelli in Abruzzo, come tanti altri colleghi, si sono ritrovate con i negozi colmi di abiti da consegnare, i matrimoni rimandati e l'incertezza di cosa sarebbe accaduto nei mesi successivi.


Per noi che siamo impegnate ogni giorno a rendere belle le donne, a consigliarle e a vederle in tutto il loro splendore nel giorno del matrimonio, era desolante osservarle improvvisamente nascoste e irriconoscibili dai dispositivi di protezione dal virus. Soprattutto dottoresse e infermiere, impegnate in prima fila nei reparti, hanno annullato la loro femminilità per un grande scopo e, come loro , tutte le donne che in quel periodo hanno dato la priorità al bene della comunità piuttosto che a se stesse. Abbiamo pensato che una volta usciti dal tunnel tornando ad una nuova normalità, diversa rispetto al passato, sarebbe stato bello dar loro l'opportunità di sentirsi speciali in un giorno speciale come quello del matrimonio con un abito che non fosse quello tradizionale, ma portasse la luce della ripartenza.


Tra una mascherina e l’altra da cucire, capitava di confrontarsi nel gruppo Fb tra colleghe… c'erano solo 2 cose da fare piangersi addosso oppure provare a reagire., ma come? L'unico modo per farlo era proiettarsi nel futuro e guardare oltre quei giorni. E pensare a quello che sapevamo fare dandogli uno scopo. Prima o poi sarebbe arrivato il momento di tirar fuori i tacchi dall' armadio e indossare l'abito più bello e più elegante e sentirci nuovamente femminili.


Così da un commento sotto ad un post è nata l'idea di creare un abito che rappresentasse tutto questo, una luce di speranza dopo una lunga notte buia che sembrava non finisse mai. E’ iniziata una collaborazione a distanza, Francesca da Teramo inviava i bozzetti a Montegranaro dando vita ad una sinergia che mai si sarebbero aspettate. La voglia di ribellarsi a qualcosa di più grande le ha prese per mano, facendole buttare a capofitto in questo progetto.



Ma la vena creativa, si sa che quando parte è difficile da fermare e Francesca, dopo aver disegnato il primo abito, si è lasciata sfuggire la mano e da un vestito è diventata una capsule di 12 abiti. Cinzia ha provveduto alla fase di realizzazione nel suo laboratorio sartoriale a Montegranaro, un progetto interamente made in Italy, che mai come prima era importante valorizzare, abiti fatti a mano, compresi ricami preziosi e applicazioni tinte anch’esse a mano. Ma oltre questo, la particolarità di questa collezione sono i colori. Perché gli abiti non sono bianchi, ma colorati della sfumature della luce e dei suoi bagliori nel momento d’oro della giornata, come l’alba e il tramonto. Simbolo di una nuova luce, quella che ci siamo guadagnati passando attraverso la pandemia.

La luce della ripartenza, della voglia di celebrare e condividere i momenti importanti della vita. Cosi è nata GOLDEN HOUR BRIDE come simbolo di qualcosa di bello che può nascere anche nei momenti di grande difficoltà, basta cambiare lo sguardo. Una collezione dedicata ad un target di donne ben definito: spose diverse da quelle di 5 anni fa : donne in carriera, che sentono di fare la differenza nel loro ambito, forti e realizzate nel loro percorso di vita. Che non si sentono rappresentate dall’immagine della principessa, ma che allo stesso tempo vogliono sentirsi al centro della scena.

Le immagini di questi abiti hanno iniziato a girare sui social e sono cominciate ad arrivare richieste da tutta Italia , quando un giorno siamo state contattate con una proposta eccezionale che all’inizio credevamo fosse uno scherzo, tant’è che non lo abbiamo detto a nessuno : vestire una madrina del Festival del cinema di Venezia che avrebbe dovuto sfilare sul red carpet e poi partecipare al gala “Cinema e Industria” per la presentazione del film “ Viaggio a Sorpresa” con Ronn Moss, Lino Banfi, Mayra Pietrocola.

Ci siamo buttate senza sapere cosa aspettarci e anche con un po’ di timore, visti i nomi dei grandi della moda che la fanno da padrone in queste occasioni. E’ stata un’emozione indescrivibile vedere il nostro abito indossato da Fabrizia Santarelli , influencer pugliese e soubrette di “Avanti un altro” al fianco di Paolo Bonolis, sfilare sul Red Carpet di Venezia. Un secondo abito della collezione è stato indossato dalla Santarelli per il gala “Cinema e Industria” la sera dopo , dove era presente tutto il cast e altri personaggi dello star System come Valeria Marini e Roberto Farnesi Il prossimo obiettivo? Portare questa collezione da due piccole città di provincia, negli atelier di tutta Italia .

GOLDEN HOUR BRIDE E’ UNA COLLEZIONE DEDICATA ALLE DONNE CHE QUALUNQUE SIA IL LORO MESTIERE MERITANO DI SENTIRSI DELLE DIVE DA RED CARPET ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA, PRORIO COME SI SONO SENTITE CINZIA PIZZICHINI E FRANCESCA SALVATORELLI IN QUESTA ESPERIENZA VENEZIANA

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