Verona. VINITALY. PRESIDENTE VENETO. “IL FUTURO DEL VINO E’ L’ECOSOSTENIBILITA’ CERTIFICATA. NOI PRIMI PRODUTTORI D’ITALIA”
Verona. “Il Veneto che partecipa al Vinitaly dei record è un record a sé. Siamo i primi produttori d’Italia con 16,5 milioni di quintali di uva prodotta e 13,5 milioni di ettolitri, con 1 miliardo e 600 milioni di export, con 53 denominazioni presenti, con imprenditori di successo già proiettati al futuro, che si chiama ecosostenibilità”.
Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto ha esordito, parlando con i giornalisti a Verona, alla 53^ edizione del Vinitaly, presentando le caratteristiche salienti della prima regione produttrice ed esportatrice d’Italia.
“Siamo sotto i riflettori internazionali con i nostri vini, i vitigni, gli esportatori – ha aggiunto - e rappresentiamo non solo quantità (con la produzione 2018 quasi raddoppiata), ma soprattutto tantissima qualità, testimoniata dal successo dei vini veneti nel mondo.
Rispondendo a domande sul futuro, il Governatore ha ribadito che “il futuro del vino è l’ecosostenibilità, la certificazione ambientale del prodotto, del vigneto e dell’intero processo. Un percorso – ha concluso – che molte viticolture venete hanno già intrapreso. In fondo sono miei discepoli, perché su questo ho scritto un libro nel lontano 2009”.
Barbara Braghin
Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto ha esordito, parlando con i giornalisti a Verona, alla 53^ edizione del Vinitaly, presentando le caratteristiche salienti della prima regione produttrice ed esportatrice d’Italia.
“Siamo sotto i riflettori internazionali con i nostri vini, i vitigni, gli esportatori – ha aggiunto - e rappresentiamo non solo quantità (con la produzione 2018 quasi raddoppiata), ma soprattutto tantissima qualità, testimoniata dal successo dei vini veneti nel mondo.
Rispondendo a domande sul futuro, il Governatore ha ribadito che “il futuro del vino è l’ecosostenibilità, la certificazione ambientale del prodotto, del vigneto e dell’intero processo. Un percorso – ha concluso – che molte viticolture venete hanno già intrapreso. In fondo sono miei discepoli, perché su questo ho scritto un libro nel lontano 2009”.
Barbara Braghin