PAVIA. IED presenta, con Humana, Les liaisons dangereuses: creazioni moda nate dal riuso di lingerie, nightwear e tessile casa
In occasione di Next Vintage 2023 (14 - 17 aprile)
IED presenta, con Humana, Les liaisons dangereuses:
creazioni moda nate dal riuso di
lingerie, nightwear e tessile casa
In mostra nelle sale del Castello di Belgioioso i pezzi unici di 18 designer IED Moda Milano:
18 opere ottenute da capi vintage e second hand messi a disposizione
da Humana People to People Italia.
PAVIA. Immaginazione, creatività e capacità progettuali da un lato; una filiera etica di capi non più riutilizzabili dall’atro. È dall’unione di questi due fronti che nasce Les Liaisons dangereuses, mostra unica nel suo genere di outfit ottenuti dall’upcycling creativo su lingerie, nightwear, leisurewear e tessile casa, promossa da IED con Humana People to People Italia. Le creazioni moda di riuso si possono ammirare dal 14 al 17 aprile a Next Vintage 2023, appuntamento primaverile dedicato al fashion e agli accessori d’epoca, che porta avanti (dopo il successo dell’edizione autunnale) la partnership accademica con IED.
“È una suggestione letteraria a dare il titolo alla nuova mostra che presentiamo al Castello di Belgioioso per Next Vintage, quella del romanzo epistolare Les Liaisons dangereuses, che racchiude una frase straordinaria sul senso della vita: on n'est heureux que par l'amour, scriveva Pierre Choderios de Laclos nel lontano 1782 – commenta Olivia Spinelli, Coordinatrice e Creative Director IED Moda Milano e ideatrice della mostra .- Fare upcycling su capi di lingerie, vestaglie, camicie da notte e copriletto, significa entrare in contatto proprio con i momenti più intimi di chi li ha posseduti, con i sogni tenuti al caldo e con l'amore, che lega assieme i pezzi di ogni essere umano. I 18 progetti di upcycling esposti racchiudono, ciascuno a suo modo, nuove forme e nuovi ambienti a partire dalla storia di chi ha scelto e indossato i capi di partenza”.
Tra delicate tinte pastello, separé e finti tappeti, prendono vita nelle sale del Castello abiti donna ottenuti da trapunte che talvolta attutiscono talvolta soffocano; coperte che scoprono e rendono vunerabile la figura, invece di coprire e proteggere, alternati a pizzi e trasparenze che solo lontanamente ricordano la lingerie di partenza; outfit caleidoscopici tra veli sinuosi, strascichi e frange; altri che alla morbidezza preferiscono la rigidità di corsetti e forme taglienti; look due pezzi dalle forme morbide in cui copriletto e sottovesti diventano unità inscindibili.
Sono autori delle 18 opere gli studenti, le studentesse e gli alumni IED Gaia Arangio, Gianmarco Marano, Omar Cisse, Sara Martinucci, Achille Felisari, Viviana Verdino, Benedetta Bilato, Alice Martonucci, Alessandra Caponio, Laura Bamonti, Antonio Chiaradia, Steban Munoz, Riccardo Pingiotti, Silvia Felici, Gaia Ceglie, Francesco Bartolomeo D’Alto, Manfredi Montalto, Emilia Nardi.
“È sempre un immenso piacere collaborare con IED e lasciarsi stupire dalla bravura dei loro designer - commenta Laura Di Fluri, Responsabile Marketing e Comunicazione di Humana People to People Italia.- Le opere realizzate con i nostri abiti, usati ma non più riutilizzabili, sono la conferma che ogni capo racchiude per moltissimo tempo un valore e un potenziale enormi. Dobbiamo solo riabituare il nostro sguardo a coglierli”.
“La moda vintage vive nel e del tempo della patina, traendo ispirazione e alimento da incursioni nel passato che le permettono di far rivivere più epoche contemporaneamente attraverso abiti e accessori - aggiunge Gloria Spaini, Presidente dell’Ente Fiere dei Castelli di Belgioioso e Sartirana.- Un posto d’eccezione è occupato dal vintage che coniuga passato, presente e futuro azzerando ogni dimensione temporale.
La moda scrive il futuro guardando al passato e parla il linguaggio vintage suggerendo i migliori capi e accessori da avere per vestirsi mixando passato e contemporaneità.
La collaborazione con IED Moda Milano traduce la contemporaneità del vintage attraverso le fantasie e le creazioni di futuri operatori della moda.”
Barbara Braghin