LOÏS CROSS CULTURAL. La Moda è un interscambio culturale.
Il viaggio di Loïs è fatto di screening, di immagini che la tecnologia puntualmente ci propone e che spesso cerchiamo.
Da sempre la moda ha insegnato che una foto può diventare un’icona, emoziona e delizia gli occhi di chi guarda.
La moda e la fotografia sono legate una all’altra: la prima crea qualcosa di visivo ed emozionale, l’altra esprime ciò che la moda crea.
La moda di Loïs è come una Matrioska dentro alla quale si trovano una molteplicità di modi di indossare un abito.
All’interno dello stile di un abito coesistono variazioni e interpretazione dello stesso.
Non esiste più una solo modalità di indossare un vestito.
Dallo stesso capo si possono creare 3 o più look, diversi non solo nella lunghezza ma anche nella forma. Si può così progettare individualmente la migliore forma che più si adatta ad ogni singolo corpo.
Matilde Di pumpo, direttore creativo di Loïs ama cercare concetti diversi, distanti tra loro per metterli insieme. Continuare a pensare che dietro ogni semplice cosa c’è del nuovo da scoprire, per poi intrecciare pensieri differenti e dar vita a nuovi scenari.
Parliamo di un multiculturalismo metropolitano dove tagli occidentali si sagomano su pattern e colori delle tradizioni più svariate.
L’artigianalità sostenibile delle stoffe italiane zero waste si inseriscono semplicemente in un contesto globale, dove il design e le scelte contano davvero offrondo abiti ed ornamenti che possano vestire le persone di significati, diventando simboli per affermare uno stile di vita.
Barbara Braghin