Monza. La mostra “Ayrton Senna. L’ultima notte” è ospitata all’Arengario
MONZA - Dopo il grande successo di pubblico – oltre 14.000 visitatori – riscosso all’Autodromo Nazionale Monza, Museo della Velocità, a grande richiesta, la mostra “Ayrton Senna. L’ultima notte” è ospitata all’Arengario di Monza dall’1 settembre al 25 settembre 2016.
Un’ottima opportunità per gli appassionati di motori che si recheranno a Monza in occasione del Formula 1 Gran Premio Heineken d’Italia 2016 di rivivere le emozioni di un pilota straordinario, un uomo - soprattutto - che ha lasciato un segno indelebile non solo nell’universo sportivo.
“Ayrton Senna, nel centro di Monza, a settembre: si tratta di una occasione di incontro davvero aperta a tutti. Un omaggio alla passione, da condividere nel mese che tradizionalmente coincide con il Gran Premio d’Italia.”, dichiarano i curatori della mostra, Ercole Colombo e Giorgio Terruzzi.
Commentano il Sindaco Scanagatti e l’Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Monza: “Un’importante mostra che si inserisce nel calendario delle proposte espositive del 2016 nonché nel ricco programma organizzato dall’Amministrazione Comunale in occasione del Gran Premio d’Italia. Siamo certi che sarà apprezzata da un largo pubblico sia di cittadini che turisti.”
Attraverso una selezione di circa cento fotografie di Ercole Colombo - uno dei più grandi fotografi della Formula 1 - la mostra racconta la carriera sportiva, ma anche gli aspetti più intimi del grande pilota.
Il percorso espositivo, arricchito dai testi di Giorgio Terruzzi, ripercorre i momenti più significativi di Ayrton Senna: gli inizi con il kart, l’esordio nel mondo della Formula 1, le vittorie e le sconfitte storiche, gli amici colleghi e i piloti rivali, il rapporto complesso con Alain Prost, gli amori, la fede, le dinamiche famigliari e le sue ultime, drammatiche ore in pista.
La mostra presenta inoltre alcuni oggetti del campione tra i quali una selezione di tute e caschi. Da semplice divertimento giovanile, il mondo dei motori si trasforma rapidamente nella vera ragione di vita di Ayrton Senna. Le corse e le competizioni diventano per lui un mezzo per esprimersi e per andare oltre. Una passione irrefrenabile, ma anche un sentimento contrastante che spesso ha reso difficile la sua esistenza, i rapporti professionali e affettivi.
Il pubblico avrà la possibilità di immergersi in un racconto emozionante e coinvolgente che culmina con l’ultima notte del pilota, trascorsa nell’ormai celebre “Suite 200” dell’Hotel Castello a Castel San Pietro, vicino al circuito di Imola. In una sala suggestiva, in una stanza sospesa nel tempo e nello spazio, i visitatori potranno condividere le sensazioni, le riflessioni di una notte colma di pensieri dalla quale emerge il ritratto inedito di un campione, ma anche e soprattutto di una persona particolarmente sensibile, la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile.
La mostra, a cura di Giorgio Terruzzi e di Ercole Colombo, è ideata, prodotta e organizzata da ViDi in collaborazione con il Comune di Monza, l’Autodromo Nazionale Monza e con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
L’idea della mostra “Ayrton Senna. L’ultima notte nasce dal libro scritto dal giornalista Giorgio Terruzzi intitolato “Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna” (editore 66THAND2ND, collana “Vite inattese”, 2014). Un romanzo avvincente da cui emergono gli ultimi momenti della vita e le riflessioni del grande pilota nel suo approssimarsi al momento fatale.
Accompagna l’esposizione un catalogo edito da Skira, una monografia speciale che, attraverso una selezione di oltre centocinquanta immagini di Ercole Colombo, compone un ritratto articolato e per molti versi inedito di Ayrton Senna.
Didascalia foto 02: Interlagos - G.P. Brasile, 1991 Ayrton Senna con Riccardo Patrese e Gerhard Berger. Senna vince per la prima volta la corsa di casa. Sofferente sul podio dopo aver guidato a lungo con il cambio bloccato. © FOTO ERCOLE COLOMBO
Didascalia foto 03: Imola - G.P. San Marino,1989 Ayrton Senna con Alain Prost © FOTO ERCOLE COLOMBO
Barbara Braghin