Roma. Inaugurata la mostra “Steno, l’arte di far ridere. C’era una volta l’Italia di Steno e c’è ancora”


ROMA – E’ stata inaugurata alla galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea a Roma la mostra dedicata al regista, sceneggiatore, disegnatore e scrittore Steno Vanzina intitolata “Steno, l’arte di far ridere. C’era una volta l’Italia di Steno e c’è ancora” a cent’anni dalla sua nascita. Presenti i figli di Steno, il produttore e sceneggiatore Enrico e il regista Carlo che hanno curato la parte multimediale con le immagini salienti del cinema di Steno.


In esposizione foto, carteggi, documenti, materiali audiovisivi e testimonianze hanno ricostruito il percorso umano e artistico di Steno, dall’infanzia ai suoi ultimi film agli attori con cui ha lavorato da Totò a Aldo Fabrizi, da Alberto Sordi a Vittorio De Sica, dalla coppia Tognazzi – Vianello a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.



E ancora da Renato Pozzetto a Diego Abatantuono, da Mariangela Melato a Monica Vitti, da Enrico Montesano e Gigi Proietti, tra i protagonisti dell’indimenticabile film cult “Febbre da cavallo”. Steno Vanzina è stato uno dei registi più importanti del panorama italiano ed è considerato tra i padri della cosiddetta “Commedia all’italiana”.


Abbiamo chiesto ad Enrico Vanzina se il padre ha girato qualche film nel Delta del Po.
“No – ha risposto - ma girò a Venezia " Le Avventure di Giacomo Casanova" con Gabriele Ferzetti. Un classico. Carlo ed io, invece, abbiamo ambientato una scena del nostro film "2061" con Diego Abatantuono a Comacchio”.

-Lei Enrico ha lavorato in Veneto tante volte con il fratello Carlo. Ci racconti dove e come si è trovato. Carlo ed io abbiamo girato moltissimi film a Cortina, a Venezia, a Verona, nelle ville palladiane. Il Veneto, insieme a Milano, dopo Roma è la nostra terza patria. Film memorabili e serie tv. Il Veneto ci piace da pazzi.

-Sua madre ha vissuto l'ultimo periodo della sua vita a Cortina dove voi venivate spesso... Mamma alla fine della sua vita viveva 6 mesi l'anno a Cortina. Cortina, per la famiglia Vanzina, è un luogo della memoria, della bellezza, del divertimento, del riposo e dell'amicizia.

-Il Delta del Po potrebbe essere una location per un vostro eventuale nuovo film, magari in futuro, cosa ne pensa? Il Delta del Po è affascinante. Un set naturale per un film.

-Come è cambiato il cinema rispetto ad un tempo? Il cinema una volta era un grande spettacolo popolare. Oggi è messo male. La gente va poco al cinema. E' una grande tristezza per noi.


Tornando alla mostra lo spunto di partenza per l’esposizione è stato il “Diario futile”, un album di ritaglia, foto, vignette, appunti, collage dissacranti realizzato dal regista tra il 1941 e il 1943 un’opera che anticipa la cultura pop.


All’inaugurazione hanno partecipato numerosi vip tra cui Vittorio Cecchi Gori, Aurelio De Laurentis, Luca Cordero di Montezemolo, Gabriella Bertinotti, Lino Banfi, Edoardo Maria Falcone, Riccardo Rossi, Maurizio Gasparri, Lando Buzzanca, Camilla Morabito, Carlo Verdone, Giorgio Bracardi, Giancarlo Magalli, Nini Salerno, Umberto Smaila, Franco Oppini, Pier Francesco Pingitore, Carla Fendi, Claudio Amendola, Marcello Veneziani, Nicola Porro, Gianni Bulgari, Renzo Arbore, Marisa Laurito, Fulvio Lucisano, Elsa Martinelli, Paolo Mieli, Marla Maples l’ex moglie di Donald Trump e tanti altri. La mostra è aperta fino al 4 giugno.

Barbara Braghin

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