Porto Viro. Presentazione libro "I Pungiglioni" di Carlo Cavriani e Joshua H. O’Stee


PORTO VIRO – “I pungiglioni, di campanili, nebbia e spritz” (edizioni Zerotre) e “Paesaggi perduti” sono stati presentati nella sala convegni all’ex Macello di Porto Viro. Il primo è il libro scritto da Carlo Cavriani capo servizio de Il Resto del Carlino e dal giornalista Joshua H. O’Stee (Giorgio U. Osti); il secondo è il titolo della mostra fotografica realizzata dalla fotografa Genni Albertin.


Un pomeriggio divertente e dinamico condotto dalla bibliotecaria Lara Mantovani che ha sottolineato che il libro è ironico e divertente con i suoi “pungiglioni”, una raccolta di frasi graffianti come quella di Claudio Bisio che è nell’introduzione che dice “Caro Joshua H. O’Stee grazie a te mi sento finalmente meno solo nell’universo dei pirla…”.


Battute irriverenti considerando anche la frase di Dario Fo riportata nelle prime pagine del libro “La risata, il divertimento liberatorio sta proprio nello scoprire che il contrario sta in piedi meglio del luogo comune, anzi è più vero o, almeno, più credibile”. Cavriani e O’Stee hanno evidenziato che i pungiglioni sono a volte pensieri aspri e cattivi, altre volte comici che si riferiscono alla situazione nella provincia di Rovigo e più in generale della provincia italiana.


Rappresentano la raccolta di pensieri scritti nelle rubrica “Il pungiglione” del quotidiano Il Resto del Carlino con pensieri originali, arguti, cattivi e spietati che raccontano, quotidianamente, fatti e vicende, reali o realistici, ambientati a Rovigo e nella sua provincia.


A darne lettura il dissacrante e coinvolgente Giorgio Osti che, con la sua intensa voce, sempre in bilico tra il serio e il faceto, ha narrato episodi che possono quasi essere definiti di storia locale, che parlano di un territorio spesso denigrato, come quello del polesine, che può riservare infinite sorprese ed aprire squarci poetici sulla realtà.


Ed è proprio la poesia intrisa nelle opere della fotografa originaria di Porto Viro: Genni Albertin, ad aprire la seconda parte della serata. La mostra fotografica "Paesaggi perduti", visitabile fino al 13 maggio 2017, nei locali della biblioteca, esplora luoghi polesani dimenticati, che il pubblico presente ha cercato di riconoscere.


Albertin, rispondendo alle domande del giornalista Cavriani e dei presenti, ha tracciato un percorso della memoria e della suggestione, attraverso i suoi scatti realizzati in ambienti trascurati dal tempo e dall'incuria, per valorizzare una realtà territoriale che deve essere recuperata e salvaguardata, perché ricca di fascino e pregna di identità narrativa.





La responsabile della biblioteca Cristina Perazzolo dopo le due presentazioni ha invitato tutti i presenti all’aperitivo preparato per l’occasione. Molte le foto ricordo per immortalare un pomeriggio divertente.

Barbara Braghin

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